lunedì 16 ottobre 2017

L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome - Recensione


Non fare mai, mai notare a una come me che potrebbe forse anche essere "innamorata". Scegli qualunque altro termine, ma non quello. [...] Darmi dell'innamorata significa dirmi che in questo momento della mia vita io ai tuoi occhi appaio svagata e melensa e rimbecillita. Circondata da un'aura rosa caramella e dagli uccellini guanciuti di Biancaneve. La lingua italiana consente pochi sinonimi, ma trovali.



Buon pomeriggio, Eclettici

Questa settimana vi parlo di un libro veramente speciale: L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome, di Alice Basso. E' il primo di una serie e, spinta dai consigli letti in rete, l'ho acquistato. 
E letteralmente divorato. Venite a scoprirlo assieme a me!


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La protagonista e voce narrante di questo romanzo è Silvana Sarca, per tutti Vani. Ha trentaquattro anni (ma ne dimostra ventiquattro) e sfoggia abitualmente un look ribelle che colpisce, non sempre in positivo, chi la incontra: capelli tinti di nero e viola, accompagnati da un abbigliamento nero integrale in stile rock-metallaro. Tuttavia, al contrario di ciò che il suo aspetto potrebbe presupporre, Vani svolge una professione seria: lavora per le Edizioni l'Erica, una casa editrice torinese, da ben nove anni. Il suo ruolo è quello di ghostwriter, che lei definisce con queste parole:


Un ghostwriter è una persona che scrive al posto di un'altra, che però alla fine firma il libro.
Ogni bravo ghostwriter è un liquido che assume la forma della testa in cui viene versato, uno specchio che ne replica il volto, un mutante che ne assorbe il carattere.


Vani ama il proprio lavoro e lo svolge in maniera eccellente, anche grazie alle proprie doti naturali: come un camaleonte, riesce ad immedesimarsi in ogni situazione e intuire quasi all'istante le caratteristiche comportamentali di chi le sta di fronte. Una simile predisposizione è un dono, unico e raro, che fa di lei una preziosa risorsa per la casa editrice
Nonostante il proprio atteggiamento asociale e prevalentemente misantropo, Vani è capace di entrare subito in sintonia con le persone e, spesso e volentieri, sfrutta questa speciale sensibilità a proprio vantaggio. Riesce a riprodurre lo stile di qualsiasi scrittore senza troppo sforzo e ha al suo attivo libri e saggi che trattano degli argomenti più disparati, dalla medicina ai romanzi d'avventura. 
 
E' proprio durante la stesura di uno di questi romanzi che Vani fa la conoscenza di Riccardo, un giovane e affascinante scrittore, specializzato in letteratura americana. Durante uno dei loro incontri, finalizzati alla scrittura del libro di lui, tra Riccardo e Vani, che per partito preso non si affeziona mai a nessuno, si instaura una sintonia che sorprende lei per prima.
Mentre il legame tra i due si fa sempre più stretto, Vani è chiamata a collaborare con la polizia in un caso di rapimento: quello di una scrittrice per cui lei sta lavorando. Il commissario Berganza, che dirige le indagini, riconosce subito il talento di Vani e capisce che sarà proprio lei a condurlo sulla pista giusta. 


In molti amano l'odore della carta.
Alcuni ne vanno proprio pazzi. Quando comprano un libro, se lo avvicinano al naso e aspirano forte chiudendo gli occhi. Talvolta mugolano. Se entrano in una biblioteca, inspirano a pieni polmoni come fossero in alta montagna, poi estraggono un vecchio volume dal primo scaffale e ci tuffano la faccia con l'intenzione apparente di baciarlo. 


L'autrice mi aveva già catturato alla prima frase del primo capitolo. L'incipit è fondamentale e Alice Basso lo ha saputo sfruttare alla perfezione. Ci introduce subito nel mondo di Vani, facendoci conoscere questa donna intelligente e talentuosa, destinata, purtroppo, a rimanere nell'ombra proiettata da altri. Il lavoro di ghostwriter è una lama a doppio taglio: i libri che Vani scrive non porteranno mai il suo nome sulla copertina, non potrà mai attribuirsi il merito di aver prodotto un bestseller. Di fatto, è come se lei non esistesse, come un fantasma che non lascia tracce di sé al proprio passaggio. Tra tutti i personaggi presenti nel romanzo, credo che solo il commissario Berganza sia stato capace di riconoscere e apprezzare (come si dovrebbe) le doti di Vani.
 
Lo stile dell'autrice è scorrevole, divertente e arricchito da continui riferimenti letterari (cosa che non manco mai di apprezzare!). Ho simpatizzato dal primo momento con la protagonista: per la sua passione per l'universo letterario; per il suo carattere, duro e cinico solo all'apparenza, una maschera sotto la quale si cela una persona buona e generosa, sempre pronta a soccorrere gli altri. In particolare, mi ha colpito molto la profonda sete di giustizia che regna nell'animo di Vani: non esita a mettere in gioco se stessa, quando si tratta di rimediare ad un torto inflitto scorrettamente.

Un romanzo giallo, punteggiato di rosa e di viola, eccentrico e spassoso come la protagonista stessa. Mi sono già procurata i seguenti due volumi e non vedo l'ora di leggerli!



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Autore: Alice Basso

Titolo: L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome

Editore: Garzanti

Prezzo
: 9,90 euro (ed. kindle 8,99)

Pagine: 271 
 




La serie è formata da:

#1 - L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
#2 - Scrivere è un mestiere pericoloso
#3 - Non ditelo allo scrittore



Voto: 5/5

 


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Citazione preferita



Non è così che funziona. Non è il colpevole a decidere la pena. Nemmeno la parte lesa, a dire il vero, ma ogni tanto, quando si è fatti come me, bisogna sapersi improvvisare giustizieri, perché se aspetti che qualcuno levi la sua spada per te probabilmente attenderai in eterno. 




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