sabato 21 aprile 2018

Il racconto dell'ancella - Recensione


Le donne non possono più possedere niente. E' una nuova legge.


Buongiorno a tutti, cari Eclettici!

Eccomi qui, con una nuova recensione. Il libro che ho scelto di presentarvi questa settimana è un romanzo distopico scritto nel 1985 da Margaret Atwood: Il racconto dell'ancella.
 


In un futuro non troppo lontano, dopo una dura guerra, nel luogo dove prima sorgevano gli Stati Uniti d'America, ora governa il regime totalitario di Galaad, fondato su una religiosità che quasi sfocia nel fanatismo e su una struttura sociale molto rigida, dove tutti hanno un ruolo ben definito. 
Uomini e donne sono suddivisi in categorie, in base ai loro compiti e al loro reddito. Tuttavia, non godono degli stessi privilegi e diritti: a differenza degli uomini, ai quali spetta una certa libertà anche nei lavori più umili, le donne sono completamente schiave del regime. Che siano Mogli, Marte, Ancelle, Economogli o, peggio ancora, Nondonne, nessuna di loro ha possibilità di scelta: non possono svolgere un lavoro fuori casa, devono sottostare ad un rigido cerimoniale anche nella vita privata, sono continuamente sorvegliate, di loro non ci si fida




La protagonista di questa storia è Difred, una giovane donna che fa parte della categoria delle Ancelle, ovvero le donne che, dopo la guerra e le conseguenti radiazioni, hanno ancora la possibilità di concepire un figlio. Il compito delle Ancelle è di assicurare una discendenza all'élite dominante di Galaad, nello specifico ai Comandanti le cui Mogli sono state dichiarate sterili. 
Ogni Ancella è stata educata severamente al Centro Rosso, una sorta di collegio in cui insegnano loro a non farsi notare, a camminare sempre ad occhi bassi, a pregare, a non fidarsi degli uomini e a non cedere alle tentazioni. Le Ancelle devono vestire sempre di rosso, non possono toccare nessuno, né stringere amicizie. E, come quasi tutti nella nuova società, non possono né leggere né scrivere. 

In questa specie di diario, Difred tenta di spiegarci i cambiamenti avvenuti nella società, la propria quotidianità, il tutto frammentato dai ricordi del passato, che la tormentano continuamente: il dolore per la famiglia perduta, per la figlia che le è stata tolta, per la propria identità "uccisa" da un potere più grande. Difred cerca in ogni modo di sopravvivere, anche se ciò significa sottomettersi alla volontà del Comandante Fred (da cui deriva il suo nuovo nome, "Di" "Fred") e di sua Moglie Serena Joy, la coppia che sta "aiutando" ad avere un erede; anche se ciò significa non avere più nessun diritto sul proprio corpo, sulla propria vita. Non poter più prendere una decisione in totale libertà. 



Il particolare più inquietante di questo romanzo è quanto lo scenario descritto appaia "probabile". Nei primi capitoli si può pensare: "No, impossibile, una cosa del genere non potrebbe mai accadere"; al contrario, man mano che si scorrono le pagine, ci si chiede se l'autrice non stia profetizzando una probabile svolta futura. E se dall'oggi al domani tutti i governi si accordassero e togliessero alle donne ogni diritto? Anche alla luce dei più recenti fatti di cronaca e del ruolo che le donne hanno nel mondo, la società creata dalla penna di Margaret Atwood lascia attoniti e sconcertati, a chiederci se davvero riusciremmo ad opporci, se uno scenario di questa portata si presentasse e sconvolgesse le nostre vite. 

Il racconto dell'ancella è coinvolgente, sorprendentemente attuale anche se pubblicato più di vent'anni fa. L'unico dettaglio che non mi è piaciuto riguarda lo stile: spesso l'autrice usa frasi troppo brevi e collegamenti che ho trovato fuorvianti, quasi un "saltare di palo in frasca" tanto per intenderci. Per il resto il libro mi è piaciuto molto, si merita quattro punti su cinque!



 
Autore: Margaret Atwood

Titolo: Il racconto dell'ancella 

Titolo originale: The Handmaid's Tale

Editore: Ponte alle Grazie

Prezzo
: 16,80 euro (ed. kindle 9,99)

Pagine: 398



Voto: 4/5




Curiosità 

Da questo romanzo è stata di recente tratta una serie tv, con protagonisti Elizabeth Moss (Difred), Joseph Fiennes (Comandante Fred) e Alexis Bledel (Diglen). 




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