domenica 18 marzo 2018

Metro 2033 - Recensione


Cosa può impaurire un uomo che non deve costantemente temere per la propria vita e non deve combattere ogni secondo per sopravvivere almeno un giorno in più?


Buona domenica a voi, Eclettici!

Qui da me il tempo non è dei migliori, quindi ne approfitto per starmene al calduccio a leggere e scrivere nuove recensioni. Oggi vi voglio parlare di Metro 2033, un romanzo post-apocalittico scritto da Dmitry Glukhovsky


TRAMA
 
L'anno è il 2033. Il mondo è ridotto ad un cumulo di macerie. L'umanità è vicina all'estinzione. Le città mezze distrutte sono diventate inagibili a causa delle radiazioni. Al di fuori dei loro confini, si dice, solo deserti e foreste bruciate. I sopravvissuti ancora narrano la passata grandezza dell'umanità. Ma gli ultimi barlumi della civiltà fanno già parte di una memoria lontana, a cavallo tra realtà e mito. L'uomo è stato sostituito da altre forme di vita, mutate dalle radiazioni e più idonee a vivere nella nuova arida terra. Il tempo dell'uomo è finito. Poche migliaia di esseri umani sopravvivono ignorando il destino degli altri. Vivono nella metropolitana di Mosca, la più grande del mondo. È l'ultimo rifugio dell'umanità. Le stazioni sono diventate dei piccoli stati, la gente riunita sotto idee, religioni, filtri dell'acqua o semplicemente per difendersi. È un mondo senza domani, senza spazio per sogni, piani e speranze. I sentimenti hanno lasciato spazio all'istinto di sopravvivenza, ad ogni costo. VDNKh è la stazione più a nord, una volta la più bella e più grande. Oggi la più sicura. Ma oggi una nuova minaccia si affaccia all'orizzonte. Artyom, un giovane abitante di VDNKh, è il prescelto per addentrarsi nel cuore della metro, fino alla leggendaria Polis, per avvisare tutti dell'imminente pericolo e ottenere aiuto. È lui ad avere le chiavi del futuro nelle sue mani, dell'intera metro e probabilmente dell'intera umanità.

*



Ambientato nel 2033, in una Mosca post-apocalittica, questo libro si può considerare sia un romanzo d'azione che di formazione. Il viaggio intrapreso dal protagonista, Artyom, è un susseguirsi di insegnamenti e di conoscenze: derivano entrambe dai contatti che il ragazzo ha con gli abitanti delle stazioni che attraversa per raggiungere il suo obiettivo, la leggendaria Polis. Confrontarsi con i seguaci di ogni ideologia e religione aiuterà il giovane a riflettere sul passato e sul futuro dell'umanità, affinché non si ripetano gli stessi errori che l'hanno quasi condotta all'estinzione.  

Una delle cose che più mi ha colpito di questo romanzo è l'impronta visiva delle scene descritte. Ci si sente come catapultati in una serie tv o in un videogioco: l'autore ci conduce per mano in un mondo di sua creazione e, anche grazie alle profonde riflessioni sulla vita e sul destino dell'uomo, ci fa sentire protagonisti e non solamente comuni spettatori relegati ai margini della trama. 




Tuttavia, per quanto mi sia piaciuto immedesimarmi nella storia e seguire gli spostamenti del protagonista passo dopo passo, devo dire che molte delle scene narrate avrebbero potuto essere più brevi. In alcuni punti, specialmente all'inizio, lo stile risulta eccessivamente prolisso, infarcito di dettagli non necessari. Verso la metà il libro riprende il giusto ritmo, la storia si evolve e diventa più accattivante. Peccato per il finale: mi è sembrato frettoloso, rispetto alle altre scene, ma credo sia dovuto al fatto che le vicende continuino nei successivi volumi della serie. 

Per quanto riguarda l'intreccio, l'originalità della storia e lo stile dell'autore, il libro si merita tre punti su cinque. A questo totale devo togliere un punto per i numerosi refusi riscontrati, tra punteggiatura errata o mancante, e qualche ripetizione. 

***


 
Autore: Dmitrij Alekseevič Gluchovskij

Titolo: Metro 2033

Titolo originale: Метро́ 2033 

Editore: MPlayer Edizioni

Prezzo
: 17,90 euro (ed. kindle 9,99)

Pagine: 779
 


La serie è formata da:

#1 - Metro 2033
#2 - Metro 2034
#3 - Metro 2035


Voto: 2/5


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Citazione preferita

Colui che è abbastanza paziente e valoroso da scrutare l'oscurità per tutta la vita, sarà il primo a scorgere in essa la luce.


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