L'Accoglitore
deve avere una qualità che sono incapace di
descrivere e perfino di
comprendere.
La capacità di vedere oltre.
Buongiorno a tutti, miei cari Eclettici!
Il libro che vi presento oggi è The
Giver, di Lois Lowry. Primo di una
quadrilogia, The Giver
ha riscosso molto successo in tutto il mondo, qualcosa come undici
milioni di copie vendute, e nel 2014
è diventato anche un film, diretto da
Phillip Noyse.
The Giver
racconta la storia di Jonas, un ragazzo di dodici anni che vive in un
mondo del
futuro, formato da comunità isolate
tra loro. All'interno di ogni comunità sono stabilite delle regole
ferree, che riguardano ogni ambito della vita dei cittadini, e
punizioni esemplari per chi trasgredisce. Nessuno
può uscire di notte, devono esprimersi
tutti in
modo preciso per evitare incomprensioni, hanno orari stabiliti con
rigore per ogni attività.
La comunità
è formata dalle singole unità familiari, composte da una coppia di
genitori e un paio di figli, e sarebbe tutto normale, se non fosse
che nessuno dei genitori è in realtà il vero genitore biologico dei
figli che cresce. Chi desidera dei figli, o un compagno, deve fare
un'apposita richiesta al Consiglio degli Anziani (una sorta di
governo) il quale, dopo un'attenta esaminazione, assegna al
richiedente il figlio, o il partner, più adatto alle esigenze.
*
- Non possiamo permettere che ciascuno
faccia delle scelte per conto proprio -.
- Non sarebbe sicuro? - suggerì il
Donatore.
- Assolutamente no - disse Jonas, convinto.
- Che accadrebbe se fosse permesso scegliere il proprio compagno? E
se la scelta si rivelasse sbagliata?
O se...- proseguì, quasi ridendo per l'assurdità dell'idea - se
fosse permesso scegliere il proprio lavoro?
-.
- Inquietante, vero? -.
Jonas ridacchiò. - Altroché. Neanche
riesco a immaginarmelo. Dobbiamo proteggere la gente dalle scelte
sbagliate -.
- E' più sicuro -.
- Sì - concordò Jonas. - Molto più sicuro
-.
*
Nei primi capitoli, l'autrice descrive e spiega
i vari aspetti della comunità in cui vive Jonas. Per preservare il
mondo e porre fine
ai
conflitti, è stata fatta una scelta drastica: l'Uniformità.
Con questo concetto si definisce il controllo che gli Anziani
esercitano su ogni aspetto della vita della comunità e anche sul
clima, reso immutabile per evitare danni alle coltivazioni.
La vita di Jonas è scandita dagli orari della
scuola e del volontariato, finché arriva il suo dodicesimo
compleanno e, durante la Cerimonia nella quale ad ogni ragazzo viene
assegnato il lavoro che dovrà svolgere
in futuro, riceve una sorpresa
inaspettata. Il Consiglio degli
Anziani lo ha scelto come prossimo Accoglitore
di Memorie:
da quel giorno in avanti, dovrà allenarsi duramente e non rivelare a
nessuno ciò che imparerà.
*
Il
vecchio gli rivolse un cenno. Appariva esausto e rattristato.
-
Signore? - chiese Jonas, timidamente. - Pensavo che fosse lei
l'Accoglitore di Memorie, ma ha detto che ora lo sono io. Come posso
chiamarla, allora? -.
L'uomo,
che era tornato a sedersi comodamente in poltrona, mosse le spalle
come per scacciare un crampo. Sembrava sfinito.
-
Chiamami il Donatore - rispose.
*
Nel tempo che trascorrerà con il suo mentore,
l'anziano Accoglitore che con l'arrivo di Jonas è diventato
Donatore,
il ragazzo verrà a conoscenza di concetti e memorie
che appartengono alle generazioni
passate e che l'Accoglitore ha il difficile compito di preservare,
per proteggere la comunità. I cittadini, infatti, vivono la loro
vita sotto una specie di campana di vetro: con la scusa di
proteggersi da ogni genere di sofferenza e per evitare le
disuguaglianze, ogni differenza è stata combattuta e cancellata, e
le emozioni tenute sotto stretto controllo grazie a dei farmaci
speciali.
Jonas non si rende conto di questa mancanza
di libertà imposta con la forza,
finché il Donatore non gli trasmette le prime memorie. Grazie ad
esse, capisce che il mondo nel quale vive è crudele e non permette a
nessuno di vivere davvero. I
cittadini non sanno cosa significa soffrire, ma non sono nemmeno
capaci di amare.
Un giorno, dopo aver assistito ad
un'ingiustizia intollerabile, il giovane protagonista dovrà fare una
scelta: lasciare le cose come stanno, o lottare contro tutto ciò che
gli è stato insegnato fin dalla nascita. Il futuro è nelle sue
mani, quale sarà la scelta di Jonas?
*
- Jonas, durante l'allenamento conoscerai il
dolore. Dolore fisico -.
La paura si fece strada dentro Jonas.
- Tu non l'hai mai provato. [...] Dovrai
affrontare un dolore ignoto, a noi incomprensibile, perché al di
fuori della nostra esperienza. [...] Per affrontarlo ti servirà un
coraggio illimitato. Noi non abbiamo modo di prepararti a questa
prova, però abbiamo la certezza che tu sia coraggioso -.
Ma Jonas non si sentiva affatto coraggioso.
Non in quel momento.
*
Tutto sommato, il libro mi è piaciuto. C'è un
però, che mi ha portato a dargli un voto non proprio lusinghiero e
che di seguito vi espongo. Nonostante
l'idea di fondo sia di sicuro geniale e interessante, è davvero
troppo poco sviluppata. Dopo aver visto il film, ho preso in mano il
libro, che non arriva nemmeno a duecento pagine, e mi sono detta: “Ma
come avrà fatto l'autrice a spiegare e illustrare concetti così
complicati in così poche pagine?”.
La risposta è semplice:
non ce l'ha fatta. Sarebbe
stata una mission impossible
anche per gli scrittori più affermati. Per parlare di temi quali
eutanasia e controllo
delle nascite, per descrivere a
fondo i sentimenti provati da Jonas dopo
che le memorie iniziano ad aprirgli gli occhi,
ci sarebbero volute minimo altre duecento
pagine. E forse ancora non sarebbero state sufficienti per un
progetto così ambizioso.
I personaggi mancano di caratterizzazione,
vengono soltanto accennati e non approfonditi come meritano. In
questo modo, purtroppo, il lettore non si sente coinvolto nelle
vicende, non prova quasi empatia per loro e ciò che vivono. Gli
unici personaggi su cui l'autrice pone l'attenzione sono, ovviamente,
Jonas il protagonista e il Donatore, ma nemmeno loro riescono a
trasmettere che poche sensazioni.
Lo stile è fin troppo semplice, anzi direi
'semplificato', e questo posso
accettarlo perché il libro è
rivolto principalmente ad un pubblico abbastanza
giovane. Eppure trovo che le tematiche
su cui ci si sarebbe dovuti soffermare e riflettere non siano
esposte in modo tale da suscitare una qualche risposta da parte del
lettore. Ho apprezzato molto di più il
film, che vi consiglio.
* * *
Autore: Lois Lowry
Editore: Giunti
Pagine: 176
Prezzo: 12 euro (cop rigida)
Voto: 3/5
Serie: Il mondo di Jonas
#1 The Giver
#2 La rivincita
#3 Il messaggero
#4 Il figlio
* * *
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