Forse noi siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatte le stelle e le stelle sono fatte della stessa sostanza di cui siamo fatti noi. Di tutte le cose che sono smarrite, e di tutte le cose che non hanno una casa.
Ben trovati, cari Eclettici!
Oggi vi voglio parlare di uno degli ultimi libri che ho letto, anzi che ho letteralmente
divorato: Le avventure di Jacques Papier di Michelle Cuevas. Pensavo di trovare una lettura semplice, leggera, una
tipica favoletta per bambini, invece mi sono dovuta ricredere.
Il protagonista di questo libro è Jacques
Papier, un bambino intraprendente e spiritoso. Jacques vive in una
tranquilla cittadina assieme
alla
sorella gemella Fleur, i genitori artisti e un bassotto di nome
François; ha una vita normale, va a scuola, gioca con gli amici,
tuttavia...nessuno sembra vederlo o sentirlo, tranne Fleur.
Inizialmente perplesso, poi arrabbiato, Jacques non capisce perché
le persone che lo circondano lo evitino e lo ignorino così
apertamente - e senza una spiegazione, per giunta!
Lo scopre un
giorno al parco giochi, dove incontra una bambina vestita da cowgirl,
che volteggia tra i vialetti con i pattini a rotelle. Lei
lo vede,
vede Jacques, e gli confessa una dura verità: egli non è altro che
un amico immaginario, un bambino che nella realtà non esiste.
Spiazzato e confuso, Jacques in un primo momento non ci crede, ma, in
seguito ad un'attenta osservazione, capisce che Cowgirl aveva
ragione. Dopo aver parlato con altri personaggi immaginari e con la
sorella, il protagonista decide di partire alla ricerca di se stesso.
Vuole di più, vuole essere libero, avere una vita propria e prendere
le proprie decisioni in autonomia.
Inizia così un meraviglioso viaggio, durante il quale conoscerà
nuovi amici e imparerà ad apprezzare le piccole cose che la vita gli
regala ogni giorno.
- La verità è che - ha risposto - immaginari o no, si è invisibili solo nella misura in cui si sente di esserlo -.- Bé - ho detto, con voce flebile - io mi sento come aria. Mi sento come vento. Mi sento come se fossi fatto di sabbia e stesse arrivando l'onda -.
Jacques Papier è invisibile, esiste solo
perché è Fleur a volerlo accanto a sé. Quando lo scopre, il
bambino immaginario comincia a chiedersi: chi sono io? Qual è il mio
scopo? La mia vita è tutta qui? Ed è per rispondere a queste
domande che affronta le proprie paure e lotta per ottenere la
libertà. Libertà dai vincoli che l'invisibilità gli impone,
libertà di muoversi e fare ciò che desidera e non ciò che gli
altri gli impongono di fare. Incontra molte persone lungo la strada e
impara da ciascuno una lezione di vita. C'è chi si sente solo, chi
ama teneramente, chi non ha il coraggio di esporsi e vorrebbe essere
invisibile come Jacques.
- La luce della Luna è un'illusione. Non fa altro che riflettere la luce del Sole, come uno specchio. Siamo come quella Luna, e senza le persone che ci hanno immaginato non c'è altro che oscurità. E' questo che volete? Perché io no. Io voglio di più. Io voglio essere libero -.
Questo è un libro adatto a tutti, non solo ai
ragazzi. Affronta tematiche profonde e importanti, tra le quali il
valore dell'amicizia e degli affetti, il potere dei ricordi e della
fantasia, la crescita interiore. Uno dei
suoi punti di forza è che non ci mette davanti agli occhi la solita
fiaba formata da intreccio e morale finale, ma spinge il lettore ad
interrogarsi continuamente, a mettersi in discussione.
Esistiamo solo
perché sappiamo
che gli altri ci vedono, o perché noi
sappiamo di esistere? Come vediamo noi stessi? Siamo come gli altri
pensano noi siamo? Questa storia lascia spazio a parecchie domande
esistenziali a cui non è affatto semplice rispondere, ma Jacques lo
fa con semplicità e convinzione. Lui sa
di essere importante, ha rispetto di se stesso, non lascia che la sua
vita continui ad essere gestita dagli altri.
Cominciavo a pensare che si potrebbe restare sbalorditi da chiunque, se solo ne conoscessimo i lati che nessun altro riesce a vedere. [...] A vederli - vedere come sono davvero - non si potrebbe fare a meno di pensare che ognuno, ciascuno, è sbalorditivo. E suppongo che la parola ciascuno comprenda anche me. [...] Ma cosa c'è di speciale in me?, mi sono chiesto. Presumo che non sia sempre possibile individuare queste cose in noi stessi. Forse perché da vicino è difficile vedere, come un fiore che si china a guardarsi e crede di essere soltanto uno stelo. Credo che la cosa importante sia aver fiducia in ciò che si è. Tu sei speciale. E le persone intorno a te lo colgono in molti più modi di quanto non potrai mai, mai, fare tu.
E' una storia che fa riflettere sul vero valore
dei legami tra le persone e su come vediamo, o meglio percepiamo, noi
stessi in funzione del mondo che ci circonda. Una
delle lezioni che apprende Jacques mi è piaciuta in modo
particolare, ovvero che la lontananza da casa e dalle persone a cui
vogliamo bene ci serve per capire quanto siamo fortunati, quanto
dobbiamo essere grati dei piccoli gesti che magari a volte ci
sembrano banali e scontati, e invece sono proprio quelli che rendono
speciale e unica la nostra vita.
* * * * * * *
Titolo: Le avventure di Jacques Papier (storia vera di un amico immaginario)
Titolo in lingua originale: Confessions of an Imaginary Friend
Autore: Michelle Cuevas
Editore: De Agostini
Pagine: 170
Prezzo: 12,90 euro (ed. kindle 5,99 euro)
Citazione preferita
Ci avete fatto caso a come s'illuminano gli occhi di qualcuno quando parla di qualcosa che ama? Gli occhi di Fleur si accendevano così, quando parlava di me. Ho pensato alla luce. E mi mancava. E l'ho desiderata. Fino a che, un giorno, è ritornata.
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